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Gerrit Thomas Rietveld

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Architetto olandese tra i più importanti del `900 si ispira alle idee elaborate dal pittore connazionale Piet Mondrian che Rietveld applica alle tre dimensioni lavorando sullo sfalzamento geometrico asimmetrico e sulla ricerca del dialogo formale tra volumi e colori primari, secondo i principi del movimento De Stijl conosciuto anche come neoplasticismo. Un elemento formale che balza agli occhi non solo nelle sue realizzazioni, ma anche nei disegni e negli studi architettonici, che sembrano dare volume alle idee di Mondrian in pittura.
Attivo principalmente in Olanda, progetta, tra le altre, la Casa Schröder a Utrecht del 1924 costruita rispettando i 16 punti pubblicati da Theo Van Doesburg, le "Row-Houses" a Utrecht del 1931-1934, il padiglione olandese alla Biennale di Venezia del 1954, il padiglione della scultura nel Rijekmuseum Kroller-Muller a Otterloo. e il museo Van Gogh ad Amsterdam del 1955.
Lavora intensamente anche nel campo del design di arredi e mobili. Tra questi sono celeberrimi la poltroncina "Red and blue" (1918), quasi un disegno di Mondrian i cui tratti divengono assi di legno colorate che si adattano alla nuova dimensione spaziale, la sedia "Zig zag" (1932), il tavolo "Divan Tafel" del (1923) progettato per casa Schroder a Utrecht. Tutte espressioni della scelta di lavorare per la creazione totale degli spazi, dal contenitore sino ai mobili e agli accessori. Nel 1972 la famiglia Rietveld ha concesso alla ditta italiana Cassina il diritto, in esclusiva mondiale, di produrre e vendere i mobili e tutti gli oggetti di arredo progettati dal maestro.

C.M.

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